martedì 2 maggio 2017

#PrimariePd -#Renzi e il Delitto Perfetto


Matteo Renzi ha stravinto ma…….

Le primarie del #Pd hanno dato esito scontato sul vincitore e sulla partecipazione. Nessuno credeva veramente che la vittoria di Matteo #Renzi fosse minimamente in discussione così come il “trucco” propagandistico di far circolare l’attesa di una soglia bassa di partecipazione per poter poi gridare alla vittoria e alla resurrezione, ancorchè amplificato dai media, era buono solo per coloro che sono generalmente o fintamente a digiuno di queste cose.
Il tema su cui occorre invece soffermarsi è a mio avviso il capolavoro di Renzi ,pensato progettato e organizzato nei minimi dettagli sin dall’indomani della sconfitta al #referendum del 4 dicembre scorso e portato a compimento pienamente alle primarie del 30 aprile.
Sul piano tattico e strategico infatti quello del buon Matteo è stato un capolavoro.
Ha scientemente “convinto” i suoi oppositori ad abbandonare il partito (che va sottolineato lo hanno fatto tardi e male e con argomentazioni da ceto politico), ha avuto la “fortuna" di avere anche 2 “finti” sfidanti che hanno dato un senso e una motivazione “pubblica” a queste primarie altrimenti entusiasmanti come un allenamento precampionato (con tutta la buona volontà e fatta salva la buona fede degli sfidanti, candidarsi a rappresentare un’opposizione che nella stragrande maggioranza ha già abbandonato il partito non è una mossa credibile).
Si è liberato degli oppositori più strenui e potenzialmente frenanti la sua leadership, ha ricevuto,con le primarie, l’investitura popolare a guidare un partito ormai del tutto renziano senza minimamente averne messo in discussione i valori, le scelte politico-programmatiche, la vocazione politica centrista e l’ideologia liberista moderata.
Insomma un Delitto Perfetto ma…. come quasi tutto sanno il delitto perfetto di fatto non esiste.
Non esiste neppure nei libri,nei film e nelle serie televisive, anche quando il protagonista della fiction è convinto di aver previsto tutto ma proprio tutto. Generalmente poi basta aver sottovalutato qualcosa sulla scena del delitto,più spesso un dettaglio in apparenza inconsistente e tutto va a puttane.
L’elemento imprevisto o non attentamente valutato è che se è vero che ormai il partito è quasi completamente controllato da lui è altrettanto vero che i consensi persi alla sua “sinistra” non è così certo che saranno rimpiazzati e aumentati da quelli che dovrebbero arrivare da quelli di centro e di centrodestra.
Fino ad ora non pare che sia accaduto anzi. Probabilmente non è avvenuto per l’opposizione interna che frenava e rendeva poco credibile il suo “riformismo” (questa è la lettura di Renzi dei suoi) e magari sarà così. E se così non fosse? Lo capiremo alle prossime elezioni politiche o,forse, già alle prossime elezioni amministrative.

mercoledì 11 gennaio 2017

Il COMBINATO DISPOSTO che VE LO METTE A QUEL POSTO (Cari giovani precari e disoccupati, lavoratori)


Mala tempora currunt ..stanno tornando tempi bui e duri per i popoli e i più deboli! Forse occorrono risposte altrettanto dure! .... questi tempi di tardo capitalismo stanno ricreando forme di diseguaglianze e sfruttamento( in qualche caso Schiavitù) precapitalistiche.

Contratti a tempo, a chiamata, voucher, jobs act con la fine del contratto a tempo indeterminato ed eliminazione dell'articolo 18 che garantiva il diritto del lavoratore a difendersi dal licenziamento illegittimo da parte del datore di lavoro. Crisi economica e licenziamenti di massa (per tutte la drammatica vicenda Almaviva)disoccupazione al 40% tra i giovani con oltre 4 milioni di italiani sotto la soglia di povertà.

In questo triste contesto va letto il pronunciamento della Corte Costituzionale che ha dichiarato inammissibbile il referendum proposto dalla Cgil contro l'eliminazione dell'articolo 18.
Ne capiremo le motivazioni quando leggeremo la sentenza ma è utile intanto ricordare la sentenza 41/2003 della Consulta che ritenne nel 2003 ammissibile il referendum proposto da Rifondazione comunista sull’articolo 18. E in quel caso anzi si abrogava di più, perché si toglieva qualsiasi soglia all’applicazione della reintegra: quella dei 15 dipendenti per le imprese commerciali e industriali e quella dei 5 per quelle agricole.

A questo pronunciamento va aggiunta l’ultima sentenza, in ordine di tempo, della Cassazione la 25201 del 7 dicembre scorso, che allarga il campo del licenziamento per giustificato motivo oggettivo. Secondo questa pronuncia della sezione Lavoro non occorre che vi siano difficoltà economiche o uno stato di crisi, ma è sufficiente la volontà da parte del datore di lavoro di aumentare i profitti.

Ecco se leggiamo insieme questi due pronunciamenti è chiaro il messaggio politico e culturale che ne deriva...
Zitti e buoni ,fate i bravi e non rompete i coglioni.

E come evidenziato nel titolo di questo post è un...
COMBINATO DISPOSTO che VE LO METTE A QUEL POSTO!